Estate 2022. Una formula basata su un turismo lento, sostenibile e immersivo nel territorio. 

Così il turismo “slow” enogastronomico conquista sempre più estimatori. 

Per le vacanze 2022, opteranno per questa formula, poco più della metà degli italiani. 

“È in crescita costante e nel 2021, l’elemento enogastronomico guida la scelta del viaggio, con incluso almeno un pernottamento nel 55% dei casi, contro il 45% del 2019 e il 21% del 2016 – spiega Roberta Garibaldi, curatrice del rapporto su questa formula di vacanza…”

di Enrico Netti (da Il Sole 24ORE del 10/05/2021)

Questa “magica Sicilia” quest’anno è finalmente agli onori della cronaca per fatti positivi, grazie ai traguardi raggiunti nel turismo enogastronomico, impensabili fino a qualche anno fa. Il più recente è legato ad un nuovo turismo, quello di camminando le vigne”, da una splendida definizione di Luigi Veronelli. Infatti…“Non ci si accontenta più del canonico tour della cantina, tra botti e impianti di imbottigliamento, il turista punta a diventare protagonista dell’attività, magari partecipando alle attività quotidiane dell’azienda agricola” come recita la ricerca presentata dal Sole 24ore sul “turismo slow”, in forte crescita. Da questa ricerca, in base alle prenotazioni per le vacanze 2021 di “rinascita post-Covid”, la Sicilia è la meta più richiesta del turismo enogastronomico slow.

 

“Siamo orgogliosi di essere stati tra i primi a promuovere, in Sicilia, il turismo enogastronomico slow, mission principale del nostro SlowBook.  La prima  edizione  è stata pubblicata già nel 2010, quando ancora le mete di slow tourism erano considerate nicchie praticamente semisconosciute”.

 

La Redazione